Partimmo  da Forlì, prima sosta  Fiumana ,  era  già   calato  il  buio  nel  cielo  iniziavano  a comparire   le  prime stelle .

Quando   scendemmo  dalla  macchina , sistemammo  i sacchi a pelo .

Il gruppo era composto da Dario, Riccardo, Marco ed io, con supervisori l’intero Staff.

Andammo a mangiare alla Ridolla, e dopo  una sosta, ci incamminammo e prendemmo il sentiero per andare  alle sorgenti sotterranee .

Quando entrammo, attraverso una porta metallica,  c’era una leggero odore di muffa, scendemmo per una scala a pioli.

Guardai giù dal ballatoio e vidi l’acqua che scorreva, continuammo la discesa in profondità, finché non incontrammo una galleria profonda che arrivava ad una altro ingresso. Osservammo delle stalattite di calcaree che pendevano dal soffitto. La cosa strana era che faceva caldo.

Guardammo le sorgenti, di cui funzionanti solo tre di sei, concludendo che la siccità degli ultimi mesi stava influenzando molto i flussi dell’acqua.

Quando uscimmo, intorno a noi era pieno di rugiada,  ritornammo sul  sentiero che porta al ponte a schiena d’asino di Gulmella, dove ammirammo le stelle.

Dopo quella fatica, tornammo alla casa, la nostra era la più grande di tutto il camping.

Cambiati, guardammo il repertorio dell’anno poi chiacchierando andammo a dormire.

La mattina seguente, di nuovo chiacchierando al sole splendente ci dirigemmo alla Ridolla per fare colazione.

Poi di nuovo di buon passo al depuratore delle sorgenti.

L’ingresso era pieno di lumache ed insetti del buio, qui prendemmo, per scendere una scala a chiocciola rovinata dalla ruggine che ci portò agli impianti di depurazione.

All’uscita, ripassammo dalla Ridolla dove lasciammo Giovanni e ripartimmo per Monte Tiravento. Neppure la salita più impervia dava tregua alle chiacchiere.

Lungo il percorso trovai la corteccia di un albero caduto a forma di capanna, adattissimo per il presepe, ed Alberto un graditissimo porcino.

In cima sosta rifocillante sia per le forze sia per le orecchie.

La discesa fu velocissima ed al rientro alla Ridolla trovammo i genitori.

Dopo un allegro pranzo, giocammo a nascondino, a carte, ed infine un saluto ed arrivederci tra noi e con i cavalli.

E’ stata davvero una divertente giornata.

A presto

Un’ arrivederci da Gaia